
Vi scrivo dopo una giornata di lavoro all' indomani del mio rientro da milano. Mi ci voleva proprio. Mi sono ricaricato. Mi cominicava a mancare "casa" intesa come italia, perchè oltre a tutto quello che distingue un paese da un altro, per noi italiani c' è una cosa che davvero traccia un soloco profondo con tutti il mondo. Credo che siamo l' unico popolo, cosa di cui vado molto fiero, che vive per mangiare e non mangia per vivere. Quanto della nostra cultura ruoti intorno al cibo l' ho capito solo ora. E' una cosa talmente radicata in noi che neanche ci facciamo caso, per noi è naturale, ovvio aspettare e immaginare il pranzo e la cena come due eventi. Non solo pasti, perchè in quei momenti ti ritrovi con la famiglia, senti tutto il calore delle persone che ti vogliono bene, in fin dei conti è uno dei pochi momenti in cui si sta tutti insieme e si condivide qualcosa. Ma tornando al cibo, posso dire che quello che per noi è normale, almeno un primo o un secondo, più contorno, frutta e se vuoi dolce e caffè è la base di ogni nostro pasto. Per il resto del mondo si riduce a pura alimentazione, sostentamento, si perde pressochè completamente ogni piacere nel mangiare, lo si fa perchè si deve e cosa ancora più sconvogente perchè nn si puo altrimenti. Ho messo l' immagine di un supermercato, perchè se entrare in uno qualsiasi di questi in un quale che sia paese dell' europa, significa perdersi in una miriade di scatole, scatoline, scatolette contenenti le cose più disparate e più disgustose. Da noi significa ritrovarsi nel paese dei balocchi dove ogni cosa puo riuscire stimolare le tue papille gustative e la tua fantasia per creare poi a casa qualcosa di buono e che oltre allo stomaco ti scaldi anche il cuore. Perchè in fin dei conti è questo l' effetto che ci fa mangiare. Ed è giusto che sia così.
5 commenti:
Alè! Sono pienamente daccordo con tutto quello che hai detto....aggiungerei solo:
VIVA LE TAGLIETELLE DELLA NONNA!!
Ps. non oso pensare quello che dovremo mangiare di qui a un mese in Vietnam :(
A allora andate in Vietnam, il mio coinquilino è appena tornato da 3 settimane di vacanza proprio là. Mi dispiace dirvi che anche lui che ama particolarmente i cibi orientali ha detto che ha avuto paura di cibarsi delle cose tradizionali che trovava. E' riuscito a sostenersi grazie a sushi e varie dove c' era meno da rischiare, nel senso che si riusciva a capire cosa ti davano da mangiare. Cmq ha detto che è bello.
Grandi, questo è lo spirito.
Quando parli de magnà con me sfondi una porta aperta...non a caso quando non sono qui ad ancona, praticamente vivo in un ristorante; e lavorare in un ambiente del genere e in un ristorante di un certo tipo, probabilmente fa di me un soggetto che esaspera il discorso fatto da alessio: non solo vivo per mangiare, ma quello che mangio deve essere robina di un certo tipo (apparte quando sono ad ancona e chiudo due occhi, e pure quelli de momozza, dal momento che me ostino a mangià la merda che passa la mensa)...
Vorrei aggiungere una cosa caro il mio Alessio, noi italiani viviamo pe magna ma anche per l'ammmòre!
Siamo anche molto romantici!
Dunque ghiotti e romantici!
Magnamo e s....amo.
Ciao Alè
Elvio
quando c'è un discorso aperto sul cibo me sento chiamato in causa! per magnà è quasi tutto, me calma, me mette pace, me lo fa pure venì duro di tanto in tanto..
immagino che non mangerai benissimo ma se ti può consolare pensa che anche noi in ancona ce avveleniamo abbastanza tra il bar de alfio e le mense varie!
se te la vedi veramente brutta facce sapè che te mandamo un cesto de natale con tanti buoni prodotti tipici italiani! ciao bbello
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